Caro Presidente, cari Senatori e Onorevoli,
come ben sapete nelle precedenti versioni del decreto Tremonti relativo alla manovra finanziaria erano state poste delle condizioni tendenti a far rientrare nell’ambito della legalità le attività connesse con la Protezione Civile ed in particolare quelle affidate al Dipartimento della Protezione Civile della PCM: si trattava di una vera ed incisiva lotta agli sprechi e alla corruzione perpetrati in questi anni dietro la copertura della Protezione Civile.
In particolare, tra gli atti della manovra, citiamo l’abolizione dei grandi eventi dalle attività di protezione civile, un maggior regime di controllo sui contratti stipulati durante le emergenze, la corrispondenza della durata dell’emergenza ai soli fini della realizzazione dei primi e indispensabili interventi escludendo le successive fasi di ricostruzione, l’emanazione delle ordinanze di concerto con il MEF, la perdita di efficacia delle ordinanze di protezione civile per le deroghe alle norme vigenti in materia di pubblico impiego.
Non solo tutto questo è stato letteralmente tolto dalla manovra, ma contrariamente a tutto ciò, con l’emanazione del DPCM del 13.05.2010, che detta le modalità di attuazione dell'art. 14 del 195/2009, convertito nella L. 226/2010, verrà invece attuato quanto anticipato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile nell’intervista di Monteaguto del 12 maggio scorso. Il Dipartimento stabilizzerà di fatto le assunzioni clientelari fatte in deroga alla normativa vigente in tema di pubblico impiego in questi ultimi anni.
In particolare, vengono stabilizzati 146 funzionari e 13 dirigenti: la così detta “parentopoli” descritta dal quotidiano “La Repubblica”. Per quanto riguarda i funzionari, la maggior parte di essi sono, come appreso dalla stampa, figli di dipendenti, incluso il Direttore generale del personale della Presidenza, ma anche figli di magistrati contabili, costituzionali, nipoti di cardinali, figli di generali e di segretari di organizzazioni sindacali. Un esercito all’interno del quale non ci sorprenderebbe la presenza di raccomandati della cricca.
Per gli aspiranti dirigenti, c’è da osservare che nella Relazione tecnica allegata al testo del disegno di legge presentata dal governo, erano previsti fondi solo per cinque dirigenti ma al momento della conversione del decreto-legge, fu mutato il dettato della norma, ampliando così a 13 il numero dei beneficiati pur mantenendo inalterati i fondi. Alcuni di loro hanno ottenuto il contratto dirigenziale ancor prima che divenissero funzionari dello Stato grazie alle ordinanze ( ...finanza creativa?). Altri maturerebbero i requisiti per partecipare ad un concorso per dirigenti pubblici solo dal 1° luglio 2010, alla scadenza del loro quinquennio di funzionari di ruolo, come previsto dal dlgs 165/2001, mentre le domande per la selezione si concludono il 15 giugno. Tra gli altri 8 beneficiati c'è da segnalare la moglie di un sottosegretario di Stato ed un altro funzionario che ha ottenuto l'incarico dirigenziale dopo solo un mese dalla laurea.
Due aspetti sono assolutamente inaccettabili per noi:
1) L’acquisizione di detto personale costerà 8.000.000 di euro, il 50% dei quali sottratti ai terremotati di Abruzzo;
2) detto personale rappresenta un numero consistente di dipendenti pubblici fidelizzati esclusivamente all’attuale vertice DPC ( ... una sorta di versione moderna dei partigiani bianchi?); aspetto che va considerato unitamente alle dinamiche, ormai in atto da tempo, di allontanamento sistematico dei dipendenti di “ruolo”, ovvero di quelli che hanno fatto i concorsi pubblici, dai cicli produttivi del DPC.
Molti dei nostri iscritti e molti dei nostri simpatizzanti nonché elettori del PD ritengono gli aspetti su esposti assolutamente ignominiosi e pongono pesanti interrogativi sulla tenuta democratica di questa delicata istituzione che già più volte, nella storia recente del paese, ha manifestato la tendenza a derogare pesantemente dai suoi compiti istituzionali verso i lidi della limitazione della libertà democratica.
Noi tutti chiediamo che venga congelata la situazione strutturale del DPC allo stato attuale, annullando tutti i provvedimenti in itinere anche perché, in un momento in cui sono stati chiesti grossi sacrifici che vedranno ridurre pesantemente i finanziamenti a servizi essenziali quali la scuola, la sanità, non è accettabile che perdurino le condizioni che hanno portato in questi anni agli sprechi ed alla corruzione e che hanno fatto derogare pesantemente la protezione civile dalla sua vera mission.
Restiamo in attesa di Vostri riscontri e siamo a Vostra completa disposizione.
Circolo PD – PCM e Protezione Civile